John Brinegar censurato

Il designer e fotografo John Brinegar ha visto il suo profilo Instagram censurato per un “eccesso di pelle”. Tra le foto rimosse anche quella che lo ritraeva in tenuta da lavoro (è infermiere in pronto soccorso) durante il focoloaio Covid-19 a New York.
Guarda i modelli di John Brinegar su Ravelry
La maglia crea un’aureola attorno al capo del modello (©John Brinegar)

Sono una fan dei modelli e delle foto di John Brinegar fin dai suoi primi lavori visti su Knitty, personalissimi e presentati con un gusto visivo unico. Brinegar mescola fiber arts, arte, e fotografia, i suoi modelli non sono mai semplici lavori ai ferri ma diventano parte di un’espressione composita. Nelle fotografie che propone(va) su Instagram e non solo rappresenta un rapporto organico tra maglia e corpo umano, in cui il lavoro ai ferri – interpretato in una forma tridimensionale, scultorea, che, alternativamente, esalta la materia prima (la lana, quindi), o ne sfrutta il colore – fa da contrappunto alla forma umana.

Iscriviti al feed Instagram di John Brinegar
Una sciarpa e un tatuaggio di farfalla (©John Brinegar)

Nei giorni scorsi Brinegar è stato bloccato da Instagram (su segnalazione di qualche utente) a causa del fatto che nelle sue foto sono spesso rappresentati modelli (e talvolta modelle) nudi o seminudi. Non sono foto pornografiche e nemmeno chiaramente erotiche: sono la rappresentazione visiva di questo contrappunto tra corpo umano e maglia. Questa mattina Brinegar ha finito di eliminare ogni foto anche solo vagamente controversa e ha riaperto il feed, annunciando però, con un post estremamente amaro, di prendersi una pausa.

Si tratta di un segnale estremamente grave di censura rivolta all’arte.

Questi social network che rifiutano di censurare e non bloccano messaggi esplicitamente fascisti, razzisti, omofobi, misogini in nome della libertà di espressione non trovano di meglio da fare che bloccare un artista perché mostra qualche centimetro di troppo di pelle. Una schiena nuda è più offensiva di una minaccia di stupro, un torace è più osceno di un messaggio antiscientifico in cui si sostiene che la Covid non esiste, e una coppia di capezzoli è più disgustosa di una catena di post contro le vaccinazioni.

Per questo vi invito a dimostrare solidarietà da John Brinegar acqusitando i suoi modelli su Ravelry, o scegliendo un suo gratuito da lavorare, iscrivendovi al suo feed Instagram, e commentando il suo ultimo (speriamo non per sempre) post.

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