Dopo Kn.It 2020

Mi sono presa un giorno per digerire l’abbuffata di maglia e di lana di Kn.It 2020 (e anche per svegliarmi). Ora provo a tirare un po’ di somme.
Scopri la lana di pecora Brogna
Lana al pascolo produce filati (e non solo) con la lana di pecora Brogna della Lessina e li tinge con pigmenti naturali
Aula all'Educatorio del Fuligno
Una delle aule, igenizzata, distanziata, aerata, spaziosa

Ammetto che quando Donna Lynne Galletta mi disse che, Covid o non Covid, Knititalia a settembre si sarebbe fatto, ammetto di aver affrontato la cosa con un briciolo di scetticismo (per non dire un sacco). Per questo il mio primo tributo è proprio a Donna e a tutto il dream team di Knitviktim ETS che si è speso con entusiasmo, creatività, decisione per poter portare a casa questo evento e farlo con la massima sicurezza nel rispetto delle norme e del buon senso. Alcune delle attività previste sono state giocoforza soppresse, ma questo ha permesso di salvare, letteralmente, le attività più importanti (i corsi, le conferenze, e il mercato).

Poi ci sono state tutte le partecipanti (e i pochi ma molto ben assortiti partecipanti). Sono state le ore di chaicchiere nel chiostro dell’Educatorio del Fuligno o attorno ai banchi dei venditori.

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Le matasse tinte a mano da Urth Yarns

Ecco, i venditori. Urth Yarns (con i colori folgorantissimi), l’approccio tutto naturale della lana di pecora Brogna della Lessina di Lana al Pascolo, e ancora Yes. I wool (Natalia sta crescendo tantissimo e facendo cose davvero interessanti), WoolyTizy, Live or Dye (aka Lorena con l’aiuto del marito che ha passato il week end con noi). I marchi che erano con noi, cioè Borgo de’ Pazzi, mYak (da cui presto vedremo novità interessantissime) e Campolmi, la storica filatura fiorentina, ma anche Filomatto. Ancora, Karugo con i suoi filati di angora, Le Mimmine, e Francesco Mangia, che ringrazio ancora per il bottone per cui ho un progetto e per il bellissimo fermacapelli in legno.

Ho avuto modo di passare un po’ di tempo con il mio amico Enrico Castronovo e con Paola Albergamo, e assieme abbiamo dato vita a chiacchierate molto interessanti e che potrebbero portare frutti futuri in qualche forma. Ho conosciuto Moody Knitter, la vulcanica Ceciknits, e Dario Tubiana aka Rosso Cardinale (se siete quassù nel nord Italia potrete trovare i suoi corsi il 10 e 11 ottobre a Lugano Creativa). Con altre persone, come per esempio Valentina Cosciani, ci siamo sfiorate, ma con orari troppo sfalsati per poter parlare.

Un ultimo rigraziamento non posso non farlo al Mercato Centrale di Firenze dove sono andata due volte per mangiare un bel peposo alla fornacina, venendo due volte su due distratta, prima da una frittura mista di pesce e verdura e poi da un delizioso panino di lingua e salsa verde con contorno di spinaci. Totale, non ho mangiato il peposo. Per cui bisogna rifare. Vero che si rifarà?! Magari nel 2021 o 2022…

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Un commento

  1. Noi del “dream team” siamo felici e, sì, soddisfatto (nonostante anche noi abbiamo avuto i nostri momenti. . .)!!
    Il mio grazie più sentito va proprio ai partecipanti, tutti, compresi docenti, relatori e espositori. In questi lunghi mesi, più di una volta, parafrasando uno slogan degli anni sessanta*, ho pensato … “E se io dessi una festa e nessuno venisse…?”
    Invece siete venuti in tantissimi! Grazie!!

    *https://www.google.com/amp/s/fee.org/articles/suppose-they-gave-a-war-and-nobody-came/amp

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