Nel senso che ho appena finito un paio di progetti grandi e poi ho finito dei calzini e ne ho avviato un altro paio. Così, a mano libera, usando le tecniche che conosco meglio e che si adattano al mio piede.

Uso le calze come progetto riempitivo tra altri lavori più impegnativi e le faccio senza l’obiettivo di farne uno schema, per cui non ci sarà alcun modello allegato. Queste le ho realizzate con un bellissimo filato di Lana Grossa preso da Le vie della lana di Chiari: About Berlin Yak Colorblock di Lana Grossa.

Le calze sono state lavorate con ferri da 2,75 mm con campione a caso. Davvero, so che con quella grossezza lì di lana per calzini, lavorando con il 2,75 su 60 maglie mi vengono fuori delle calze giuste per il mio piede. La gamba ha un bordo a coste singole che diventano coste 3-1 sulla gamba e sulla tomaia. Per il tallone ho usato il Dutch heel, che è particolarmente adatto alla forma del mio piede. La punta invece è lavorata French toe, perché sono troppo pigra per ridividere le maglie sui ferri per fare la flat toe. Tutte le tecniche citate si trovano su Knitting Vintage Socks di Nancy Bush, che è un libro bellissimo sulle calze con una bella parte tecnica e una raccolta di modelli di ispirazione “storica” molto bella. (Lo trovate su Amazon.)

Ovviamente, ho già avviato un altro paio di calze, questa volta con un gomitolo arcobaleno di lana da calzini senza nome comprato da Ivana Battiston.