Chiarisco subito questo punto: a me la maglia legaccio piace un casino. Mi piacepiace proprio (anzi, propopropo). Ma anche un po’ che due coglioni (sì, ho detto coglioni).

Al momento, per esempio, mi sto divertendo molto a realizzare una serie di piccole BSJ in miniatura, modellini della BSJ vera da usare come esempio nei corsi. Ne ho fatte due e devo farne una terza a righe per chiarire ancora meglio la costruzione. Sto anche facendo stelline e alberelli a legaccio (sempre su modello di EZ) per preparare un laboratorio a carattere natalizio per dicembre. Sono carine, si fanno in pochi minuti, sono divertenti e variate. Ci sta!
Poi sto lavorando a questa spianata di legaccio con qualche riga nella foto qui sotto, che sarà la mia sciarpona invernale. Questa non è così divertente, anzi. Dritto-dritto-dritto-dritto-dritto deqquà. Dritto-dritto-dritto-dritto-dritto dellà. Un aumento ogni tanto. Ma, suvvia, in metropolitana è perfetto.

Mal mi incolse quando decisi di avviare un’Adult Surprise Jacket (seguendo le istruzioni di Cully Swansen in The Complete Surprise) su ferri 4. Ho capito che non ce la potevo fare. Era un ferro lunghissimissimo, non finiva più. Oh, me la farò un giorno. E non me la farò a sacco: aggiungerò tutte quelle sagomature che spiega Cully nel libro. Ma magari non con i ferri 4. Magari con dei bei ferri 6, che il lavoro sale in fretta. Sì, un bel giaccone primaverile da mettere per uscire. Grosso. Molto grosso. Spesso. Caldo… Ferri 6…