
Avere scritto e pubblicato un libretto di maglia non mi qualifica come scrittrice, ma mi sento di sottoscrivere quanto ha affermato Gaia De Pascale sul suo profilo Facebook:
Io penso a tutti i miei amici scrittori e mi chiedo: ma cosa pensereste se una sentinella in piedi leggesse proprio un vostro libro? Sono 3 gatti un po’ disturbati e non ne vale la pena, ma io sui miei vorrei veder scritto: “Fate di questo libro quel che volete. I libri devono essere vissuti, sottolineati, anche maltrattati se è il caso. Leggetelo se vi piace. Usatelo come ferma porta se vi fa schifo. Regalatelo, buttatelo, accendeteci un bel fuoco in campeggio, studiatelo a memoria, dimenticatelo, ricordatelo, abbandonatelo. C’è un solo divieto: mai e poi mai dovrà finire tra le mani di una sentinella in piedi o di chiunque lo utilizzi come mezzo per portare avanti la sua performance discriminatoria contro chiunque in qualunque momento”.
Mah… un’opera, nel momento in cui prende il volo, non appartiene più al suo autore. Che leggano il “mio” libro o la posologia dell’imodium… sono fatti loro. Ma se potessi consigliar loro un libro, sarebbe la Sentinella di F. Brown.