
Eccolo, scaricabile da Ravelry a titolo gratuito.
È stato creato per l’annuale raccolta di accessori invernali promossa dalle associazioni in occasione della Notte dei Senza Dimora che si tiene in tutta Italia a metà ottobre. Si lavora interamente in tondo con un ferro circolare, a coste e maglia rasata. La corona è eseguita con 5 razze di diminuzioni che creano un motivo a spirale (per chiudere il cappello sarà necessario usare il magic loop o il gioco di ferri).
Il filato usato per il cappello è Big Fabel di Drops (il filato per il modello è stato cortesemente donato da Fiordilana), un filato in lana economico ma piacevole da lavorare; una piccola percentuale di fibra sintetica di qualità che lo rende particolarmente resistente (è nato come lana da calzini). Le striature di colore rendono il lavoro piacevole e divertente anche quando si lavora a maglia rasata in tondo e il poliammide aggiunto rende questo cappello praticamente indistruttibile anche se molto caldo e non ruvido. Al lavaggio il filato, in origine piuttosto secco, si gonfia diventando vaporoso e voluminoso ma senza creare peluria.
Se decidi di lavorarlo per te, lavorane almeno anche un secondo da consegnare alle associazioni della tua città perché lo consegnino a un senza dimora.
[…] cosa realizzare, ecco due facili modelli da realizzare subito e donare al più presto: il mio cappello facile, da lavorare rapidamente con un coloratissimo filato Drops, e l’Ecoberretto a trecce di Maria […]
graziosissimo ma non ci sono anche calzini di lana facili? ciao
“Calzini facili” è un concetto un po’ complesso. Iniziamo subito con il dire che un paio di calze è un accessorio tanto variato quanto un maglione. Così come un maglione più avere tantissime forme diverse (più o meno ampio, con spalle di tanti tipi diversi, con molte costruzioni diverse, con praticamente qualsaisi tipo di costruzione ecc.), altrettanto avviene per le calze, che possono avere costruzioni, truttura e forma molto variata. QUindi dire “calzini” è come dire tutto e nulla.
Ridotti all’osso i calzini sono un tubo con un angolo, e un cappellino alla fine. Se sai fare un tubo sai già fare l’80% di quello che serve. la punta, come ho detto, si fa come un cappellino e moreta lì. I problemi grossi riguardano l’angolo, cioè il tallone, che èpuò essere realizzato in 750 modi diversi tutti comprendenti ferri accorciati, maglie riprese, diminuzioni e aumenti “acrobatici”. Probabilmente, il tallone più semplice è il “peasant heel” o “afterrthought heel”, Ti linko un modello a maglia rasata e coste perfetto per iniziare a capire come si costruiscono le calze. http://www.ravelry.com/patterns/library/afterthought-heel-socks
Ora, nel giurassico io imparai a lavorare a maglia per farmi delle calze, quindi le feci senza nemmeno seguirfe un modello. Quindi per me tutte le calze sono facili. Ma oggettivamente, di calze “facili facili” non ne esistono,