Quest’anno a Natale io regalo vaccini a chi non se li può permettere, con la complicità di Coop, di Medici Senza Frontiere, di Sant’Egidio e dell’UNHCR.

Sono convinta, non per mera presa di posizione personale ma perché tutti i maggiori studiosi dell’argomento concordano su questo, che la via maestra per l’uscita dalla pandemia sia la vaccinazione. Per questo, con convinzione e dopo aver sofferto di Covid-19, ho fatto tutte le dosi di vaccino consigliate, e continuerò a vaccinarmi finché sarà necessario. In Europa abbiamo un facile accesso alle vaccinazioni, complici il nostro benessere, ma anche dei servizi sanitari inclusivi che, pur essendo strutturati in modo diverso da paese a paese, comunque coprono tutta la popolazione.
Quest’anno io regalo vaccini. Donando 5 euro è possibile garantire il ciclo vaccinale completo a una persona che vive in una delle economie più deboli del globo.
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Non è così in tutto il mondo e l’Africa ancora soffre di gravi ritardi, con molti paesi in cui l’accesso alla vaccinazione anticovid è ancora in numeri a una cifra. La variante Omicron pare essersi sviluppata in Sud Africa, dove solo il 31% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, eppure resta uno dei paesi più vaccinati dell’Africa subsahariana. Paesi anche grandi e complessi come Nigeria o Senegal sono bel al di sotto del 10% della popolazione vaccinata (a fronte di una media globale del 57% della popolazione vaccinata con almeno una dose. Un alto numero di persone vaccinate è essenziale non solo per risparmiare direttamente vite umane, ma anche per evitare che l’alta circolazione virale causi la generazione di altre varianti. In altre parole, maggiore è il numero di persone vaccinate nel mondo, più scarsa è la circolazione del virus, meno rischiamo che il virus della Covid-19 evolva in ulteriori forme pericolose.
È essenziale che governi e aziende farmaceutiche assicurino accesso a vaccini e cure per tutti, ma è anche indispensabile mettere i paesi a medie e basse risorse nelle condizioni di poter realizzare campagne di vaccinazioni efficaci, in grado di raggiungere prima di tutto i gruppi più vulnerabili.
Stella Egidi (aka Moody Knitter), responsabile medico di Medici Senza Frontiere
Fino al 9 gennaio è possibile partecipare alla raccolta Coop for Africa, con cui Coop, con la comunità di Sant’Egidio e Medici Senza Frontiere punta a raccogliere un milione di Euro, sufficienti a vaccinare 250.000 persone. Per questo, alla fine del periodo della raccolta, Coop raddoppierà le donazioni aggiungendo di tasca propria la stessa cifra donata dai sostenitori. In pratica, ogni 20 euro che doniamo a questa raccolta, saranno completamente vaccinate quattro persone. Il denaro verrà quindi donato al programma Covax delle Nazioni Unite.
È possibile donare in tre modi diversi. Alle casse Coop mentre si fa la spesa, tramite bonifico sul conto corrente dedicato aperto da Coop (IBAN IT12E0200805364 000106277813), o anche on-line tramite Eppela. Fai una donazione per te, poi fanne ancora per i tuoi amici e, anziché comprare loro un regalo banale, compragli un bel biglietto natalizio e allega, come regalo, la ricevuta della donazione.