Forse un po’ fuori stagione, ecco tre modelli nuovissimi relizzati per Borgo de’ Pazzi e da pochissimo pubblicati.

Iniziamo da Thunderbird, lo scialle ispirato all’Uccello Tuono dei miti nativi americani. Si lavora in fretta con il ferro da 5 mm e usa due punti di grande effetto ma davvero semplicissimi. Il filato è Indio, uno stoppino morbidissimo che io ho usato in versione naturale ma che è disponibile anche in sei tinte interessantissime. La variegatura del filato non è data dalla tintura bensì è creata in filatura, unendo due lane diverse per consistenza e morbidezza, una bianca e la moretta.

Quattro di denari è un cappellino unisex convertibile, da calotta a slouch. La costruzione è ovviamente senza cuciture, in questo caso dal basso. Questo cappello è stato realizzato con il mio filato preferito della stagione: Nuovo Cedro, una pura lana trattata con un metodo speciale all’acqua (quindi poco inquinante) che gli dà una morbidezza eccezionale, comparabile a quella delle merino superwash, ma senza surfattazione, senza che il filato “sbrachi” e senza… Ok, senza impedire che il filato si infeltrisca. Ma lo lovvo di amore puro. (Per una recensione più seria di Nuovo Cedro, leggete qui!)

Il terzo modello è il più semplice di tutti, adatto ai princpianti anche estremi. Si tratta di una semplice sciarpa ad anello lavorata a grana di riso, che fa risaltare ancora di più la colorazione irregolare e sfumata e la texture di questo filato. Stout è infatti una corposissima pura lana (per cambiare: lo sapete che ho un debole per la lana, vero?) sempre prodotta mescolando due lane di colore diverso per pdodurre la sfumatura di colore, quindi i trefoli vengono ritorti a due capi producendo sfumature diverse colore per colore.
Una caratteristica comune di questi tre filati è che tutti sono stati realizzati con macchine risalienti agli anni Venti, che donano loro un aspetto leggermente irregolare e sinceramente molto interessante.