
Ogni tanto sento il bisogno di mettermi invacanza dall’inventare qualcosa io e faccio un modello altrui, ma in questi casi punto alto. Di solito punto a Elizabeth Zimmermann.
Qualche settimana fa ho trovato in un negozio che sta per chiudere di Milano qualche gomitolo di un filato che a suo tempo amai molto nelle sue varie incarnazioni, il Loden di Grignasco. Ho deciso di applicarlo alla lavorazione dello Yoked Top, uno dei modelli inediti e ricostruiti da Meg e Cully Swansen per Knit one Knit all. Si tratta di un gilet con una costruzione particolare, lo sprone è lavorato sideways, cioè lateralmente, a maglia legaccio, con angoli sagomati da ferri accorciati. Il busto, creato dalle maglie riprese dello sprone, può essere lavorato in due modalità diverse: a legaccio lavorando datanti e dietro separatamente e poi cucendo i fianchi, e a maglia rasata lavorando in tondo top down.

Io ho introdotto una serie di mie personalizzazioni. Oltre ad avere leggermente modificato il metodo usato da EZ per i ferri accorciati, ho optato per la lavorazione in tondo ma incorporando due bande a legaccio sui fianchi (così il rovescio rientra dalla finestra). Inoltre, ho introdotto dei ferri accorciati sul davanti per sagomare dello spazio per il seno e, sui due lati delle bande a legaccio ben mimetizzati, ci saranno diminuzioni e aumenti per sagomare un po’ il busto. Oltre a quello, ho seguito EZ nel fare un bordino I-cord ripreso allo scollo, che sarà accompagnato da due bordini identici negli scalfi e un bordino I-cord in beige sul fondo del capo.

Vezzo dei vezzi, mi sono fabbricata un set di quattro marcapunti (tre più un solista che marca l’inizio giro) specifici perr questo lavoro, tutti in verde e giallo (con un tocco di arancione per varietà).
Potete seguire lo sviluppo di questo progetto tramite la relativa scheda Ravelry.