Non sempre apprezzo le iniziative del Partito Radicale, ma la battaglia che da anni sta portando avanti questo partito per il diritto di scegliere come morire mi trova profondamente concorde e solidale. Vivo in una regione in cui la tracotante e pervasiva presenza di Comunione e Liberazione rende difficile alle donne di scegliere se dare alla luce un figlio e difficile ottenere cure palliative, proprio quelle cure che se applicate in modo corretto rendono possibile vivere quanto meglio possibile la malattia per quanto grave o terminale. Ritengo da sempre che riappropriarsi della scelta di come e quando morire sia un’esigenza, che questa scelta debba iniziare a essere considerata un’inalienabile diritto umano. Per questo invito tutti i miei lettori a sottoscrivere la proposta di legge per l’eutanasia legale, come io ho già fatto.
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