
Per chi si avvicina per la prima volta alla maglia le trecce sono un mistero misterioso, un busillis apparentemente irresolvibile. Come fa la maglia che è piatta a diventare, ohibò, tridimensionale e a sollevarsi e incresparsi producendo quelle pieghe strane, quei cordoni rilevati? Il trucco c’è ed è pure semplice. Una treccia è una costa in cui a intervalli regolari le maglie vengono lavorate in ordine sbagliato.

Immaginate una costa da 4-2, una costa cioè in cui 4 maglie a dritto si alternano a 2 maglie a rovescio. Chiamiamo le nostre 4 maglie a dritto (fantasiosamente) 1, 2, 3 e 4; e le due maglie a rovescio le chiameremo A e B. Se io incolonno 1-2-3-4-A-B ripetutamente (se sto lavorando in ferri di andata a ritorno, al ritorno B e A saranno a dritto, 4, 3, 2, 1 saranno a rovescio) ottengo una colonna rilevata di maglie dritte con ai lati due “canaline” di maglie rovescie. La treccia avviene quando in un ferro del dritto del lavoro le maglie dritte, anziché essere lavorate in sequenza 1, 2, 3 e 4 sono lavorate in sequenza 3, 4, 1, e 2. Questa modifica della sequenza si ottiene per effetto dell’uso di un piccolo ma prezioso strumento, il ferretto supplementare per trecce. Si tratta di un ferro (nelle confezioni se ne trovano 2 o 3, di varie misure: di solito si usa un ferretto non più grande di quelli del lavoro) lungo pochi centimetri e che può essere dritto, con una gobba o curvato a “j” (il mio preferito). Le maglie da “spostare” si trasferiscono su questo ferretto e si lasciano lì a penzolare davanti o dietro al lavoro a seconda se vogliamo che la nostra treccia si giri verso sinistra o destra (nel nostro esempio sul ferretto metteremo le maglie 1 e 2), quindi si lavorano normalmente le maglie seguenti (le 3 e 4) e, con un po’ di acrobazia, si lavorano le maglie lasciate sul ferretto per completare la treccia. Ripetendo questa lavorazione “col trucco” ogni pochi ferri o giri di ottiene l’effetto del cordone tipico delle trecce base. Per capire meglio come si esegue una treccia ai ferri, guardate questo eccellente e sintetico video di Drops.
Estensione? che intendi?
quindi il dritto del lavoro deve esser verso di me?
Tensione. A quale tensione stai lavorando. La tensione è il concetto più importante del lavoro a maglia perché se non sai gestire la tensione non puoi gestire la taglia dei lavori. Trovi una spiegazione di come misurare ls tensione a pagina 84 del mio libro “Ai ferri corti” a cui ti invio.
Buongiorno! sto facendo un capellino per mia nipote con la tecnica delle trecce devo fare un gufetto. Ho un dubbio… la treccia la inizio nel ferro di “andata del lavoro” o di ritorno? grazie
Alessandra
Non ho capito bene la domanda. Un cappello di solito si lavora in giri, e quindi sempre sul dritto del lavoro. Inizi la treccia quando valuti di essere alla giusta altezza ed esegui gli incroci come da grafico. Nri lavori in piano gli intrecci si eseguono a intervalli pari e sempre sul dritto del lavoro, nei lavori in tondo come i cappelli si possono eseguire anche a giri dispari perché lavori comunque sempre sul dritto.
il capellino che sto facendo non è facendolo già circolare con i ferri circolari… ma faccio un rettangolo che poi cucirò. In pratica sto facendo un rettangolo con 54 maglie che poi lo lavorerò per 19 cm con il punto sabbia (un dritto e un rovescio per andata e per il ritorno solo dritto).
quando si parla “sul dritto” del lavoro non capisco se si il ferro di andata (un dir e un rov) o di ritorno (tutto dritto)..
la treccia.. su che ferro lo lavoro?
Grazie
54 maglie? A che tensione stai lavorando?
Comunque, le trecce si lavorano sul dritto del lavoro, sul lato che si guarda, che rimane esposto alla vista indossando il capo.
[…] Inizia la lavorazione a trecce (se non sai come si lavorano le trecce, leggi qui). […]
Alice perchè non fai un bel libro sui vari tipi di trecce? Dai non farti pregare :)
Perché ne esistono già parecchi (Accidenti, hai appena scoperto il tema di uno die miei prossimi post su Maglia-uncinetto.it!)