
Dico per la sciarpa che ho improvvisato con Shilasdair Luxury DK. Anche qui ho iniziato da un avvio lungo lungo, come per il “Falcetto”, ma poi ho proseguito il lavoro andando un po’ a istinto senza perseguire una forma precisa. Insomma, potremmo dire che ho lavorato “frifò”.
Il filato è il delizioso blend di lambswool, cashmere, cammello e angora Luxury DK di Shilasdair, tinto con pigmenti naturali. A Edimburgo mi sono infatti immersa fino al gomito (ed è stato il primo acquisto!) nel cesto delle seconde scelte di questa straordinaria tintoria dell’isola di Skye e ne sono emersa con tre matasse di spezzatura, per un peso totale di circa 115 grammi. Tre matasse di colori diversi ma che ben si sposano tra loro e da cui ho ricavato questa sciarpina caldissima, lunga lunga e ricurva.

Non ho molto altro da dire: non esiste un modello perché non avevo voglia di creare un modello ripetibile e perché per realizzare questo lavoro non ho usato una quantità definita di filato, anzi ho associato avanzi e spezzature in libertà. Ma questo filato è stupendo!