
Sabato 21 e domenica 22 settembre a Torino si terrà la diciassettesima edizione di “Filo lungo filo un nodo si farà”, la fiera della tessitura e dei filati artigianali a Collegno. La fiera è un unicum in italia, non la classica fiera della “manualità femminile” a base di perline e filatia crilici bensì la celebrazione di produzioni di nicchia, con una forte impronta biologica, naturale e in cui l’homemade non è creazione spicciola basata sulla manipolazione di materiali semilavorati ma spesso sfora nell’artistico.

Il Villaggio Leumann di Collegno (ai confini di Torino) è un esempio classico di insediamento industriale sorto alla fine del XIX secolo e nei primi anni del XX attorno a un cotonificio. Chiusa la fabbrica e inglobato il villaggio nella trama urbana della cintura torinese, nel villaggio si è cosituita un’associazione che ne cura le attività conformandolo come un vero e proprio museo vivente e dinamico della cultura tessile, industriale e operaia.
“Filo lungo filo” presenta un ricco calendario di incontri e conferenze che partono venerdì, mentre il pomeriggio di sabato e tutta domenica sono dedicate al marketplace e alla rassegna, ricca di realtà commerciali di nicchia e di artigiani e artisti che scelgono il tessile come loro strumento espressivo principale. E io ci sarò (in visita) sabato pomeriggio. Chi volesse partecipare può raggiungere il Villaggio Leumann scendendo alla fermata Paradiso della metropolitana di Torino e da lì prendendo l’autobus per poche fermate.